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MEETING IN AUSTRALIA
Svariate sono
state le conoscenze femminili che hanno costellato gli innumerevoli
viaggi
intrapresi in questi ultimi anni, conoscenze che in parte ancora adesso
sono
mantenute vive da sporadici contatti telefonici o epistolari. Ma il
costante
desiderio di ampliare gli orizzonti e la mancanza di un vero e
proprio
interesse che andasse oltre all'attrazione e alla passione iniziali,
hanno
fatto sì che mai prima d'ora si verificasse un come back
finalizzato all'incontro di una "vecchia fiamma".
Ebbene, era il 13
novembre dell'anno passato quando in un bar di Singapore salutammo due
ragazze
cinesi con la promessa di rivederci presto per trascorrere assieme una
piacevole vacanza (vedasi cap. VII "Spettacoli d'Oriente"). Sentii
che non era la solita frase di rito buttata lì al momento della
partenza!
Adesso sono passati alcuni mesi e ci troviamo proprio a voler
concretizzare quanto detto, teatro dell'incontro sarà
l'Australia. Purtroppo
non saremo al gran completo, non risulta infatti semplice far
combaciare gli impegni di quattro persone in paesi diversi, soprattutto
considerando la scarsissima disponibilità di ferie che accomuna
gli orientali.
Per il momento saremo così io ed Amy ad intraprendere questo
viaggio,
ma probabilmente anche junior
e Lisa avranno modo di
seguire più tardi le
nostre orme...
L'organizzazione
del soggiorno sotto il torrido sole del Queensland australiano risulta
piuttosto rocambolesca. È infatti dalla Germania,
dove mi trovo
per
lavoro, che sono costretto ad orchestrare la pianificazione del
volo, del
pernottamento in Australia e dello stop over a Singapore con relativo pick up...
La comunicazione per sms da
parte di Amy del volo Singapore-Cairns da lei
trovato è accompagnata da un sollecito ad una mia pronta
risposta, in quanto la relativa offerta risulta valida solo per poco
ancora,
fino alle 16 ora locale, ovvero 9 ora italiana... ed eccomi così
in linea con
un'agenzia viaggi di Bolzano nel tentativo di prenotare un volo che
combaci
esattamente con quanto trovato da Amy.
Sembra un'impresa piuttosto ardua, ma la
fortuna aiuta gli audaci: il Monaco-Londra
LHR-Singapore parte e rientra giusto
in tempo per consentirmi a Singapore di balzare da un aereo all'altro,
previa
un'attesa di diverse ore. L'sms
di risposta ad Amy arriva sul
filo di lana,
sono infatti passate le 16 da pochi minuti... saremo ancora in tempo?
Nel giro
di breve squilla nuovamente il telefonino, è il messaggio di
conferma che Amy è
riuscita ad acquistare gli ultimi due biglietti disponibili in offerta
per Cairns !
Ma non è finita, mentre per il soggiorno in Australia a noi
europei è
sufficiente un documento ottenibile nel giro di pochi minuti presso una
qualsiasi agenzia viaggi, per un cittadino cinese è
richiesta
l'emissione di un visto, possibile solamente in seguito ad avvenuto
pagamento
del pernottamento per l'intero periodo di permanenza all'interno del
paese.
Visti i tempi burocratici richiesti per l'ottenimento del visto,
bisognerà
trovare un hotel a Cairns o
paraggi il prima possibile. La sera stessa trovo
una fugace connessione internet all'albergo di Lipsia dove risiedo,
vado su google digitando "cairns accomodation"... il
risultato è una
valanga da capogiro di soluzioni proposte, basti infatti
pensare che
la località in questione è una delle più
turistiche ed attraenti dell'intera
Australia. L'intuito mi dice Cairns
Beach Resort ad Holloways
Beach, spiaggia situata 20 km a nord di Cairns. Ma all'atto della
prenotazione si presenta un dilemma non da poco: 2 camere singole
o 1
stanza matrimoniale? Partiamo sull'amichevole, poi se una stanza
risulterà
di troppo poco male...
Martedì 22
marzo alle ore 18 locali arrivo al Changi
International Airport di Singapore,
dopo 13 ore di volo con decollo da London
Heathrow. Stupefacente per dimensioni
l'aeroporto londinese, si sviluppa infatti con ben 4 terminal
più un
quinto in costruzione su di un'area incredibilmente vasta.
Recuperato il
bagaglio mi reco prontamente all'hotel dove Amy mi ha gentilmente riservato una
stanza, vista la necessità di un pernottamento in attesa del
decollo per
l'Australia 28 ore più tardi. Appena arrivato in albergo
squilla il telefono,
è Amy che è
uscita dal lavoro, tra 15 minuti sarà qui!
Trucco appena accennato,
vestito sobrio ma elegante con scarpa nera chiusa a tacco basso,
calzoni
lunghi neri in sottile tela e camicetta bianca che tra un bottone e
l'altro
lascia intravedere il reggiseno a pizzo... è proprio graziosa!
Sotto il vestito
un fisico piuttosto snello che mostra chiaramente 3-4 kg in meno
rispetto a
quattro mesi or sono, non posso che rallegrarmene...
Ceniamo al Chicken rice
shop, ristorantino dove a detta sua si cucina il miglior cibo
cinese di
Singapore, in effetti il pasto a base di pollo, riso e verdure varie
risulta
alquanto gustoso.
Partiti alle 22:35 di mercoledì
23 marzo, arriviamo a Cairns
alle 8:20 locali dopo uno scalo di un'ora e mezza nella
città australiana
di Darwin. Qui
siamo 9 ore avanti rispetto all'Italia, che
diventeranno 8 quando sabato si passerà da noi all'ora legale.
Mai sbarco in un
nuovo paese fu più ostico! Al controllo documenti non
funziona la lettura
ottica del mio passaporto (mai avuto problemi simili altrove) e
così mi tocca aspettare 15-20 minuti, il tempo
necessario per
ottenere per via informatica le informazioni richieste all'ambasciata
italiana
in Australia. Alla fine risulta tutto regolare e posso così
ritirare il mio
bagaglio, ma prima di guadagnare l'uscita un agente dell'ordine ci
intima
un deciso altolà. Accostiamo nell'area riservata ai
controlli speciali, dove i
nostri bagagli vengono accuratamente esaminati attraverso i raggi e poi
aperti
ed ispezionati dal personale addetto. Quando sembra tutto in ordine
ecco
che
inizia l'inquisizione... sti stronzi non ci mollano più, vuoi
vedere che adesso
trovano una qualche scusa per rimandarci indietro? Finiamo
sotto una raffica di domande dettagliate concernenti la nostra
occupazione, il
motivo della visita in Australia, il periodo e il luogo di soggiorno,
le
escursioni e i tragitti che intendiamo compiere, ecc. Ma ciò che
desta più
interesse sembra essere le nostra differente provenienza etnica e
così ci viene
anche chiesto come, dove e quando io ed Amy ci siamo conosciuti. Alla fine
otteniamo il tanto agognato via libera, ma occhio che adesso ne succede
un'altra...
al cambio valuta tiro fuori il pezzo pesante da 500€. Circospezione
e
diffidenza si leggono sul volto dell'impiegato addetto al cambio,
questo
impugna la lente d'ingrandimento e si mette ad analizzare
accuratamente la
banconota... alla fine se ne esce sorridente con un <<Ah, you have a
good job>>, ma vaffan...
All'uscita dell'aeroporto si percepisce
immediatamente come il caldo da queste parti non perdoni, sono da
poco
passate le 9 di mattina di un giorno ormai di fine estate e
il sole, torrido
e accecante, picchia già all'impazzata! A ragion
veduta le autovetture di questo stato del nord-est australiano
riportano sulla
targa "Queensland: the sunshine state".
Il
Cairns Beach Resort
vanta 4 stelle.
È un
complesso di una
cinquantina di appartamenti spaziosi e luminosi, costituiti da una
stanza
matrimoniale, un bagno, un soggiorno con angolo cottura ed un
ripostiglio con
lavatrice e ferro da stiro, insomma non manca proprio niente. Il
complesso è
immerso in un giardino di palme ben curato e presenta al suo centro una
piscina
con tanto di angolo dedicato all'idromassaggio.
I due
appartamenti che ci vengono riservati non sono di particolare
gradimento ad Amy,
che nel
frattempo ne ha adocchiati altri due ben più allettanti... non
ci mette molto a far capire di che pasta è fatta e con
gentilezza e decisione
riesce ad ottenere quello che vuole. Effettivamente la vista che si
gode da qui
è tutt'altra cosa, brava Amy!
Trascorreremo qui tutte e 7 le
notti del nostro soggiorno australiano, avendo deciso di disporre
di un campo base dove rientrare ogni sera al termine dei nostri
tour di
durata giornaliera. È stata una scelta piuttosto
conservativa, volta più a
favorire il relax ed il riposo che non l'avventura e lo spirito
escursionistico, che in realtà ben si presterebbero ad un paese
dagli immensi
spazi aperti, dove domina ancora la natura selvaggia ed
incontaminata. Ma
anche il poco tempo a nostra disposizione ha giocato un ruolo
determinante in questo tipo di scelta. Effettivamente una
settimana di
permanenza è molto poco per un paese così vasto,
comunque questo
è ciò di cui disponiamo attualmente e se le cose si
vogliono
fare bisogna anche sapersi adattare.
Abbiamo scelto un'area che presenta
nel giro di poche centinaia di chilometri paesaggi e scenari naturali
di
notevole bellezza e varietà: la Grande Barriera
Corallina al
largo delle coste, le montagne e la lussureggiante foresta
tropicale a
ridosso delle spiagge ed infine la vasta savana dell'entroterra.
Sistemati i bagagli e rinfrescatici un
attimo, ci troviamo subito d'accordo sulla cosa principale da fare
adesso:
riempire il vasto frigo a nostra disposizione... andata quindi per la
spesa a Cairns, dove
arriviamo
dopo 20 minuti di bus (da queste
parti chiamato coach).
Qui facciamo un giro del centro, dove tra negozi, ristoranti,
pub e casinò, riusciamo anche a trovare il supermercato. Muovendosi
per le vie centrali balza all'occhio la smisurata quantità di
giapponesi che ha
preso d'assalto questa località turistica con relativi
dintorni. Il
turismo nipponico è qui talmente forte da giustificare quasi
ovunque la
presenza di indicazioni, avvisi, avvertimenti in duplice lingua:
inglese e
giapponese.
Il giorno
successivo al nostro arrivo ci concediamo un'escursione attorno a Kuranda,
località famosa per una linea ferroviaria d'epoca, datata
1891, che
si arrampica sulle montagne a ridosso di Cairns lungo un percorso ardito di
34
km. Nella parte terminale il treno supera un dislivello di oltre 300m,
facendosi strada tra boschi, rocce e scoscesi dirupi attraverso ben 15
tunnel,
40 ponti ed un centinaio di curve. Il tragitto è spettacolare e
poco
consigliato a chi soffre di vertigini.
Poco prima di arrivare a Kuranda
il
treno si ferma per alcuni minuti consentendo ai passeggeri
di scendere a
scattare le foto di rito e ad ammirare un'imponente cascata,
purtroppo
secca in questo periodo dell'anno.
Effettuiamo poi la lunga discesa
verso il mare con la Skyrail, cabinovia
che consente di godere
di una panoramica completa sulle foreste e le montagne a
ridosso di Cairns.
Il giorno di
Pasqua è dedicato al relax sulle spiagge deserte di Holloways Beach... niente
di meglio che sdraiarsi in costume fianco a fianco con Amy per cominciare a
sciogliere il ghiaccio ed abbattere eventuali barriere inibitorie...
Amy è una
ragazza tranquilla, sicura di sè, intraprendente, curiosa ed
attenta verso
tutto ciò che la circonda, dal carattere forte ed indipendente.
Tutte qualità
indispensabili nel suo lavoro, è infatti imprenditrice e dirige
un'attività che
si pone sul mercato come mediatrice tra industrie cinesi produttrici di
abbigliamento e clienti vari sparsi in tutto il mondo. Ha effettuato
negli
ultimi mesi importanti vendite negli States, in Europa e in Sudafrica,
ma mi
confessa che per poter rimanere a certi livelli bisogna lavorare
veramente sodo
e lei preferisce comunque poter disporre di tempo libero per godersi la
vita,
non posso che darle ragione! Ultimamente ha quindi concentrato il
raggio
d'azione all'interno del mercato di Singapore, dove comunque ha il suo
bel da
fare come fornitrice ufficiale delle bandiere e delle divise
dell'esercito
nazionale, nonché delle uniformi della maggior parte delle
scuole e dei college
locali. Sta organizzando l'apertura di una propria fabbrica per la
produzione
di magliette nella sua città natale Chengdu, centro urbano da 4-5
milioni di
abitanti nel sud-est della Cina. Prima di mettersi in proprio lavorava
come
analista di mercato per industrie giapponesi di microelettronica.
Ha viaggiato
molto in lungo e in largo per tutta la Cina, ha avuto a che fare con
tante
persone e mi racconta come le sia ancora vivo il ricordo di quello
che ha
visto in alcuni alberghi di lusso delle principali città cinesi:
coppie
benestanti di provenienza americana ed europea che aspettavano in
questi hotel
il loro turno per poter acquistare bambini cinesi rimasti orfani. Comunque
niente paura, era un mercato fiorente ma legale, controllato dallo
stato.
Ora
dopo ora sento che il nostro rapporto sta prendendo l'inclinazione
giusta, Amy
comincia ad essere a suo agio e tra le varie cose mi confessa un suo
interesse
che in prima istanza mi lascia stupito, le piacerebbe
infatti scorazzare liberamente su una spiaggia di nudisti... <<beh,
potremmo cominciare noi due mettendoci in libertà...>>
penso tra me e me.
Alla fine del pomeriggio in spiaggia, passato per la maggior
parte a
poltrire all'ombra, il sottoscritto presenta un colore
rosso-aragosta
piuttosto allarmante, mentre la signorina vanta una deliziosa
abbronzatura con
sfumature tendenti al dorato. Amy
vive in località di mare dai tempi
dell'università, quando si trasferì sulla costa
meridionale della Cina, e
da allora ha notato che la sua pelle ha sviluppato una certa
predisposizione all'abbronzatura, che in origine nella sua città
natale non aveva.
L'attrazione
naturalistica più famosa e spettacolare da queste parti è
senza dubbio la
Grande Barriera Corallina! Si sviluppa lungo 2000 km al largo
della costa
australiana, coprendo un'area complessiva di 35 milioni di ettari! È
la
più grande struttura vivente presente sul pianeta,
l'unica visibile dallo
spazio. È
dichiarata Patrimonio Mondiale (World Heritage Area).
I raggi
del sole, più splendente che mai, penetrano queste acque
cristalline, illuminando un
mondo sommerso dall'incredibile varietà biologica: qui sono
presenti 2000
diverse specie di pesci, 4000 tipi di molluschi, 350 varietà di
coralli.
Il
lunedì di Pasqua ci rechiamo proprio sulla Barriera Corallina,
raggiungibile da Cairns con
crociere
della durata di una quarantina di minuti. Sbarchiamo alle
10 di mattina sulla Green Island,
paradisiaca isola dalla lussureggiante
vegetazione tropicale e dalle splendide spiagge incontaminate. Troviamo
una
comoda sistemazione in riva al mare all'ombra di alcuni arbusti,
indossiamo
l'attrezzatura da snorkelling
e ci tuffiamo in un mare da sogno, dove troviamo
la compagnia di innumerevoli pesci dai fantasiosi motivi cromatici.
L'acqua è
incredibilmente calda, a testimonianza di quanto il sole picchi da
queste
parti!
Dopo
un'ulteriore giornata passata sdraiato in spiaggia fianco a fianco con Amy,
incomincia ad essere difficile tenere le mani a posto... la sua grazia
e la sua
delicatezza mi inducono ad iniziare con un approccio piuttosto soft, verso il
quale a dir la verità non sembra particolarmente recettiva. Ma
non demordo di
certo! In serata, dopo la cenetta romantica nel mio
appartamento, passo ad
un approccio decisamente più diretto... a seguito di qualche
timida resistenza
iniziale eccola sciogliersi come neve al sole! Ormai
è andata e passa
addirittura al contrattacco prendendo l'iniziativa... dall'alto
dei suoi
quasi 36 anni palesa una maestria comunque sorprendente, non posso
che
rallegrarmene!
L'ultimo tour
che ci concediamo ci vede diretti a Cooktown,
cittadina da poche migliaia di
anime ma dalla grande valenza storica per l'intera Australia, dove
si
ritiene abbia avuto luogo la nascita della nazione. È infatti qui
che si trova il sito dello storico sbarco del Capitano Cook, datato 16 giugno
1770. Da allora presero piede i primi insediamenti britannici nel
continente
australiano, dando il via ad un'era di colonizzazione ed
esplorazioni nel Nuovo
Mondo. Il 26
gennaio
1788 fu ufficialmente fondata la prima colonia inglese permanente sul
suolo
australiano, dove oggi sorge la moderna Sydney. La celebrazione di
questo giorno è tutt'ora motivo di festa nazionale, tanto che il
National
Australian Day cade proprio il 26 di gennaio!
Ma la storia di Cooktown
è legata
anche alla corsa all'oro che la vide teatro principale di un
incredibile boom
verso la fine del 19°sec. Nel 1872 venne scoperto un primo ingente
quantitativo
d'oro nel fiume Palmer,
a sud-ovest di Cooktown,
e ben presto questa
cittadina venne presa d'assalto da decine di migliaia di persone
provenienti da
tutto il mondo in cerca di fortuna. E furono in molti a coronare
i propri
sogni di ricchezza, basti pensare che tra il 1873 ed il
1890 vennero estratte in quest'area oltre 15 tonnellate
d'oro!!
Sono
necessarie 5 ore di bus per raggiungere Cooktown da Cairns, lungo un percorso
panoramico che segue prima la costa frastagliata e sinuosa, scavalca
poi le Black Mountains e si
immerge infine nella verdissima savana
dell'entroterra per sbucare nuovamente sul mare in corrispondenza della
Botany
Bay.
Cooktown è una
cittadina tranquilla, immersa nel verde, con numerosi
edifici storici. Passeggiando per le vie centrali si ha
l'impressione di essere
tornati indietro nel tempo, tra saloon e motel stile far west.
In un parco in
riva al mare svetta la statua del grande Capitano James Cook, uomo dallo
spiccato spirito pionieristico, che ha fatto dell'esplorazione il
proprio
motivo di vita. Queste le sue famose parole, a cui ha
fatto corrispondere
i fatti: <<Not
only go farther than any man had ever been before, but as
far as it was possible to go>>
Sono stati tre i grandi viaggi del
Capitano Cook, durante i
quali ha percorso gli oceani del pianeta in lungo e in
largo, ha domato la forza del mare e del vento, ha governato
equipaggi,
ha scoperto terre che sino ad allora esistevano solo nei sogni
dell'uomo, ma ha
anche trovato la morte! Era il 14 febbraio 1779 quando fu sopraffatto
in uno
scontro cruento con i selvaggi dell'isola Sandwich, Hawaii !
Il nostro
soggiorno in Australia termina giovedì 31 marzo, giorno in cui
rientriamo a
Singapore.
Prima di partire per questo viaggio Amy
aveva istruito a dovere
colleghi, clienti e fornitori al fine di non essere disturbata
telefonicamente
durante le ferie. Ma puntualmente appena atterrati sul suolo di
Singapore,
verso le 6 di sera, il suo telefono inizia a squillare
all'impazzata.
Eccola indaffarata a trattare prezzi, a organizzare vendite e anche a
cantarne
quattro al suo socio, che deve aver combinato una mezza cappella con un
pagamento ad un fornitore estero.
Il volo di rientro in Europa è fissato alle 5
di mattina del primo di Aprile, vengo così invitato da Amy a trascorrere la
lunga attesa a casa sua, ampio appartamento al decimo piano
di un grattacielo
nel centro della città.
Amy va matta per una
trasmissione televisiva americana,
una sorta di concorso canoro a cui prende parte gente comune in
cerca di
un pò di gloria. Terminato lo show verso le 22:30 usciamo
finalmente a
riempirci lo stomaco, che ormai lamentava crampi già da un bel
pò... sotto casa
sua c'è un McDonald,
dove divoro un BigMac con
relativo contorno a tempo di
record.
Al rientro in
appartamento Amy sistema con
calma il bagaglio che non aveva ancora disfatto,
prepara i vestiti per la mattina seguente, dopodiché scarichiamo
sul suo
computer le foto della vacanza.
Più tardi attendo in salone che si prepari
per la notte. Dalla finestra del decimo piano osservo le luci di
una città
ancora viva, che sembra non fermarsi mai. L'attesa è lunga ma
ampiamente
ripagata... si presenta con pantofoline rosse, corta
sottoveste in raso color oro e minuto tanga bianco che va a
sparire nel sodo fondoschiena...
Sono le 2 di notte quando ci corichiamo
nel confortevole letto di Amy.
Un'ora più tardi il taxi per
l'aeroporto attende sotto casa, ma i nostri corpi sono ancora
in
movimento... sono gli ultimi istanti prima di un saluto che vuole
essere un
arrivederci piuttosto che un addio!
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